Schnellinger ricorda Lodetti: "Mi accolse con il sorriso, riduttivo definirlo un gregario"
In un'intervista a La Gazzetta dello Sport Karl Heinz Schnellinger ha ricordato l'amico ed ex compagno al Milan Giovanni Lodetti, recentemente scomparso.
Qual è il primo ricordo che ha di Lodetti?
"Quando dalla Roma sono passato al Milan avevo 26 anni, tre più di lui che era già un titolare fisso grazie alla sua serietà e al suo impegno. Mi accolse con il suo sorriso e la sua simpatia favorendo subito il mio inserimento, ci siamo capiti al volo fin dalle prime partite. Non mi stancherò mai di ripetere che per me è stato un compagno perfetto in campo e fuori, ma con lui andavano d’accordo tutti, era impossibile avere problemi con Giovanni".
Che giocatore era Lodetti?
"È passato alla storia come il gregario che correva per Rivera, ma è riduttivo etichettarlo così. Lodetti è stato un centrocampista completo, perché a quei tempi non si poteva occupare un ruolo così importante se non si sapeva fare tutto. Oltre alla corsa, infatti, aveva una buona tecnica e lui ricordava che prima del mio arrivo aveva segnato persino due gol in un derby".