Paolino su Bianconeranews.it: "Sulla Juve ci scommetto! Sulla cessione mettiamo attenzione"
Usciamo subito allo scoperto e dagli equivoci. Un vero tifoso, juventino o di qualsiasi altro team, non può per definizione tifare contro augurandosi il fallimento sportivo della sua squadra pur di vedere avverata l'aberrante previsione. Eppure, con altrettanta schiettezza, riscontriamo quotidianamente anche su @Radiobianconera tale atteggiamento distruttivo da parte di alcuni tifosi, non pochi, ma bravi a far più rumore della maggioranza. Le ragioni sono tante, il malessere tangibile al punto che una buona percentuale dei pessimisti ha addirittura patteggiato con un addio - a tempo - al calcio e di conseguenza alla Juventus. Brutto segnale per un movimento alle prese con una crisi tra le più gravi e difficili della storia calcistica, riconducibile ad una classe dirigente inadeguata e ad una qualità limitata del parco giocatori.
Politica sportiva - Discorsi correlati, tra classe dirigente e talento, che la politica sportiva affronta camuffando il Decreto crescita con una forte opportunità di innalzamento non del tasso tecnico, ma dei conti di chi ci specula sopra. A pagarne le spese un po' tutte le squadre, ma principalmente quei club impegnati da tempo a investire, a spendere e a rischiare nella speranza di vedersi ricompensati in successi e trofei. Anche se a sballare le quote ora sono arrivati anche gli arabi. Di talento - se ne esiste ancora - se ne intravede poco e di questo passo, concedendo spazio inutile ai giochini da pc, ce ne sarà sempre meno perché i ragazzi già oggi non scendono più in strada per una sana sfida con un pallone e tanti dribbling.
Stagione – Dopo aver azzerato le pendenze con le presunte irregolarità amministrative che man mano si stanno sgretolando per l'inconsistenza delle stesse accuse, la Juventus rilancia le proprie ambizioni e si appresta a vivere la stagione del riscatto. Un riscatto che passerà comunque da momenti più o meno facili e che dovrà garantire almeno il quarto posto. Lo sa Allegri, lo dovrebbero sapere anche i suoi detrattori (dentro!) la società, i tifosi e gli stessi giocatori. L'impresa potrebbe sembrare difficile per alcuni e facile per altri. Il campionato italiano non è così scontato e proprio per questo potrebbe addirittura riservare qualche sorpresa più grande. Sognare è sempre lecito soprattuto in un'annata dove orgoglio e rabbia verranno concentrati nel campionato.
Cessione Juve – L'indiscrezione, o meglio l'ipotesi, torna d'attualità ogni volta che si viene a creare un vuoto di certezze e potere interno al club. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, anche se il centenario festeggiato in forma limitata e le difficoltà gestionali dell'ultimo periodo lasciano aperta la possibilità di vedere la Juve, nel breve, rimodulata con una proprietà allargata o diversa dall'attuale. La smentita di Exor è già arrivata. Ma John Elkann e Andrea Agnelli ne stanno parlando tra loro da tempo. E qualcuno di importante con loro. Staremo a vedere. E il primo passo sarebbe il delisting, ovvero l'uscita del titolo Juve dalla Borsa.