Paolino su Bianconeranews.it: "La Juve c'è e resta in scia delle milanesi. Tegola Pogba"

Vincente a Udine così come a Empoli con in mezzo però la mezza frenata casalinga col Bologna. La Juve va e vince per la seconda volta in trasferta e si mette in scia delle milanesi, a punteggio pieno, appaiate in testa alla classifica dopo tre giornate e ad un turno dallo scontro diretto nel derby. Il campionato ora si ferma per la prima sosta della stagione, aspettando fra quindici giorni l'occasione eventualmente per agganciarle – in caso di parità - e a patto di dare un pesante dispiacere alla Lazio di Sarri allo Stadium. Quello che potrà essere è comunque conseguenza di quello che è, ad oggi, la situazione in casa Juve: due vittorie in trasferta senza subire reti e un pareggio casalingo in rimonta. Per un totale di sette punti, sei reti realizzate e una pagata con le pesanti critiche immediatamente fatte rimbalzare all'indietro con il successo di Empoli. Nulla di trascendentale, ma la molla è scattata e la squadra ha subìto poco e niente contro i toscani. Il ricordo di qualche mese fa, quando al Castellani ci si squagliò con la penalizzazione comunicata prima di giocare, non è stato condizionante e forse ha dato uno stimolo in più per puntare all'intera posta. Il gol con dedica all'eterno Scirea di capitan Danilo e il raddoppio di Chiesa danno il senso della sfida. Al primo, Allegri ha consegnato le chiavi per aiutarlo a gestire il nuovo gruppo squadra, nel secondo ha invece depositato tutta la fiducia per trasformarlo in un vero attaccante.
Una sfida nella sfida per una stagione senza vie di mezzo: o va o la spacca. Ovvero o si ritorna in Champions o qualcuno dovrà accettare le conseguenze del fallimento.
Della serie tutto da perdere e poco da guadagnare anche se proprio per questi motivi la sfida diventa ancora più avvincente. Avvincente come l'idea di far rendere al meglio Chiesa e Vlahovic nel doppio ruolo di attaccanti puri. La riuscita del progetto dipenderà dalla convinzione di entrambi di potersi aiutare a vicenda. La via del gol è tracciata dalle quattro reti complessive realizzate fin qui in tre partite. Molto dipenderà anche dal numero di palloni sul quale potranno fare affidamento.
E qui l'attenzione ricade sulle giocate di Cambiaso/Kostic - sempre che quest'ultimo resti - da una parte e Weah/McKennie dall'altra. E sulla solita (ancora) poco creativa qualità del centrocampo.
Pogba – E' da un anno esatto che aspettiamo il vero Pogba. Ed è da tre giornate che ci convinciamo – per non essere pessimisti in partenza – che ci basterebbe averlo anche a mezzo servizio pur di rivedere qualcosa di superiore alla media. Ed è bastato proprio così poco per rivedere anche gli spettri di un altro stop importante.
Lo ha ammesso Allegri a fine gara quando ha dovuto confermare quanto una smorfia di dolore del francese aveva lasciato intuire a undici minuti dal termine del match.
Pogba aveva appena provato a dare una doppia sterzata sul rettangolo di gioco fino a sentire una fitta nella parte posteriore della gamba. Gli accertamenti di oggi (lunedì 4 settembre) chiariranno l'entità del problema, ma di fatto chiudono alla possibilità/speranza della Juve di offrirlo al campionato delle stelle arabe che chiude fra tre giorni. La Juve va, Pogba no in Arabia. Almeno per questa sessione spingendolo nel frattempo a rivedere al ribasso il suo accordo economico.

