Mancini: "La panchina dell'Italia era la mia collocazione ideale. Chissà che in futuro..."
Intervistato da Il Giornale, l'ex ct azzurro Roberto Mancini ha parlato così del suo nuovo incarico con l'Arabia Saudita e non solo: "Credo si stia facendo un buon lavoro. Fra poco, il 10 e il 15 settembre, andremo a giocare il secondo girone per la qualificazione ai mondiali. Non sarà semplice perché ci troviamo a competere con un gruppo piuttosto forte, però ci metteremo tutta la forza, l’impegno e la determinazione per farcela".
In Arabia ha trovato il calcio che si aspettava?
"Che non fosse il calcio europeo lo sapevo, non l’ho scoperto andandoci. Sta migliorando mese dopo mese anche grazie ai tanti giocatori europei che sono venuti qui a giocare. Il livello del campionato si è alzato e sono certo migliorerà ancora in vista dell’Asian-cup che si disputerà in Arabia e anche del mondiale del 2034".
Come gestione della squadra nazionale?
"Sia il ministro della dello sport Saudita che il presidente federale sono molto competenti e stanno molto vicini alla squadra. C’è una grande attenzione e una grande voglia di far crescere il calcio Saudita e ritornare a vincere qualche trofeo importante".
Nel 2021 l’Italia con lei è salita sul tetto d’Europa, quest’anno siamo usciti impietosamente. Cosa è cambiato in tre anni?
"Capisce che statisticamente è impossibile vincere gli europei due volte di seguito?".
Mi vuol dire che è stato solo un problema di statistica?
"No, sicuramente non solo quello. È chiaro che ci siamo trovati davanti una nazionale piena di ragazzi un po’ più giovani, con i quali però eravamo andati nelle fasi finali della Nations league battendo Germania e Inghilterra".
Quanto le pesa la mancata qualificazione ai mondiali con la nazionale italiana?
"Mi pesa tanto perché avremmo potuto fare una bella figura al mondiale. E non vedere la nazionale italiana, vincitrice degli europei, in quella competizione, non può non far male".
Le manca la panchina della nazionale?
"Chiaro che era la mia collocazione ideale. Allenare la nazionale italiana è stato un grandissimo onore e privilegio per me. Non sempre le cose vanno come si spera, ma oggi il mio assoluto impegno è con la nazionale saudita. Però chissà che, un giorno, si possa rivincere il mondiale insieme".