Lazio, da capitan Zaccagni ai nuovi dall’inizio: i cinque spunti post Frosinone
Un’amichevole che poi così amichevole non è stata, specialmente nei primi 45 minuti di gioco. Al Benito Stirpe di Frosinone ieri la Lazio ha ottenuto la quarta vittoria in cinque test pre stagionali e lo ha fatto senza brillare, ma mettendo in mostra una buona solidità difensiva. Il secondo clean sheet consecutivo dopo quello di Rostock è il primo spunto da sottolineare. Dopo i gol presi con Trapani e Triestina ad Auronzo si era storto il naso sulla fase difensiva biancoceleste. Tra Rostock e Frosinone invece si è rivista solidità difensiva in attesa di vedere la coppia titolare Romagnoli-Gila, col primo rientrato dopo aver saltato la sfida in Germania e il secondo che sta recuperando dalla frattura all’alluce. Due clean sheet consecutivi e due gol a sbloccare la partita firmati Mattia Zaccagni. Il nuovo capitano è il secondo spunto che la Lazio si porta via da Frosinone. Preso a calci nel primo tempo, specialmente da Kvernadze che ha rischiato di fargli molto male a una caviglia, Zaccagni ha trovato il secondo gol consecutivo alla sua maniera, destro a giro sul secondo palo. Un gol “semplice” ma che racchiude la centralità nel progetto di Zaccagni, leader tecnico e capitano di questa nuova Lazio.
I nuovi tra luci e ombre
Ha voluto cambiare a Frosinone Baroni, ha dato spazio ai nuovi per mettere benzina nelle gambe di chi ha giocato meno in questo precampionato. Noslin a Rostock non c’era, Dele-Bashiru e Tchaouna erano entrati dalla panchina. Il terzo spunto riguarda il trio arrivato dal mercato (in attesa di Castrovilli che sta lavorando sul recupero della condizione e dell’infortunato Tavares) schierato dal primo minuto da Baroni. Dele-Bashiru deve crescere in ricerca della posizione e decisione, Noslin si muove tanto ma sotto porta può e deve fare di più, mentre Tchaouna continua ad essere il giocatore che impatta maggiormente tra i nuovi. Il quarto spunto lo ha regalato Baroni a inizio ripresa, la soluzione con Noslin e Castellanos insieme in campo. Se possa essere una soluzione da valutare solo a gara in corso o anche dall’inizio lo sa Baroni, ma l’idea di giocare col doppio centravanti può aiutare per caratteristiche sia il Taty che l’ex Verona. Infine il quinto e ultimo spunto riguarda la tanto attesa incisività delle palle inattive. Il gol di testa di Vecino al 93esimo su calcio d’angolo di Rovella mancava come l’acqua nel deserto in casa Lazio. Ritrovare pericolosità e soprattutto gol dai calci d’angolo sarà fondamentale per sbloccare partite scomode, cosa che alla Lazio non è mai riuscita lo scorso anno.