Il pomo della discordia fra la Lazio e Tudor. Guendouzi si candida a icona Lazio
Passare da esubero a uno dei giocatori più importanti della rosa. Senza giocare una partita, fra l'altro. Perché Mateo Guendouzi è stato uno dei pomi della discordia fra Tudor e Lotito, con il tecnico che ha rassegnato le proprie dimissioni dopo qualche cessione di troppo come Luis Alberto, ma anche stilando una sorta di cedibili che non era proprio andata giù al presidente della Lazio. Guendouzi in realtà è diventato centrale con Sarri, meno con il croato, con cui aveva già avuto qualche turbolenza ai tempi dell'Olympique Marsiglia.
Guendouzi ora si carica a icona della Lazio. L'uomo su cui si poggia l'intero centrocampo, visto che Rovella sarà certamente un fattore, ma ha meno esperienza rispetto al francese, convocato anche al Mondiale in Qatar nel 2022 nonostante la foltissima concorrenza in casa Francia. Dunque Guendouzi dovrà dimostrare di valere la fiducia riposta nei suoi confronti, in una Lazio ampiamente rivoluzionata.
Le parole di Mateo Guendozi di quest'oggi. "Si, abbiamo perso tanti giocatori importanti che hanno aiutato il club a crescere e che hanno fatto la storia qui. Abbiamo perso giocatori di qualità ma questo è il calcio, abbiamo una squadra nuova con nuovi giocatori e so che ci aiuteranno a fare una buona stagione. Io ho esperienza nelle partite importanti, ho giocato tanto in Europa con grandi club. Ora devo solo rimanere concentrato sul mio lavoro, aiutare la squadra e cercherò sempre di essere a disposizione per la squadra. Siamo giovani e possiamo fare cose importanti".