Caliendo: "Il caso Vlahovic? Commisso deve decidere tra orgoglio e parte economica"
Il caso Vlahovic visto da un agente di grandissima esperienza come Antonio Caliendo. L'ex procuratore di Baggio, Dunga e Passarella osserva: "Il mancato rinnovo del contratto di Dybala, almeno fino ad oggi, pare aprire le porte all'affare Vlahovic. La sua situazione è chiara - dice Caliendo a Tuttomercatoweb.com - c'è una decisione che Commisso deve prendere: il presidente viola deve decidere se guardare più alla parte economica o a quella dell'orgoglio".
Fosse nella Fiorentina cosa farebbe?
"Mi preoccuperei, e sicuramente lo staranno facendo, di reperire sul mercato qualche giocatore che possa sostituire Vlahovic. Come hanno trovato il serbo in tempi non sospetti, dovrà essere trovato un giocatore alla sua altezza. I contratti alla fine sono contratti, c'è una scadenza e quindi se poi dovesse andar via... 'morto un papa se ne fa un altro'. Commisso deve pensare di portare a casa più soldi possibili e investirli poi in una punta di valore".
A gennaio lo vede un affare possibile?
"Bisogna vedere se la Juve ha un ricambio all'altezza che può interessare alla Fiorentina. Dipende anche dal volere del giocatore che comunque con la sua professionalità ha sempre dato il massimo. Ripeto, vanno fatte delle valutazioni tecniche e economiche".
La Fiorentina vorrebbe 70 milioni senza contropartite
"Li vale certamente. Il compromesso sarebbe forse accordarsi adesso per giugno e magari accontentarsi di un po' meno. La Juve si assicura un campione e può reperire sul mercato la cifra da girare alla Fiorentina e i viola hanno tempo per trovare il sostituto".
Negli ultimi anni, dopo Bernardeschi e Chiesa, sarebbe un altro giocatore a passare alla Juve. Che ne pensa? Anche dal punto di vista dei tifosi, senza ritornare ai tempi di Baggio...
"La tifoseria è matura, conosce l'evoluzione del calcio moderno. Ora non si guarda più al singolo, ma alla squadra e i suoi colori. Se una tifoseria guarda solo al singolo non è più al passo con i tempi. Insigne ad esempio lascia il Napoli e va al Toronto: può dispiacere però occorre guardare alla squadra. Sul caso Baggio posso dire che all'epoca la tifoseria ebbe una reazione violenta ma credo che i tempi siano cambiati".