Crollo Juve col Sassuolo. Errori e tante domande dopo il 4-2 di Reggio Emilia

Primo stop stagionale per la Juventus che viaggiava sulle ali dell’entusiasmo ma ha dovuto fare i conti con una realtà ancora meno rosea di quanto pensasse. A Reggio Emilia è il Sassuolo ad avere la meglio per 4-2 con la squadra di Allegri rientrata a Torino con tante domande e qualche risposta in meno. Tecnico livornese che per la prima volta dal suo ritorno alla Juventus, datato estate 2021, ha schierato gli stessi 11 della partita precedente confermando Miretti in mezzo al campo e la coppia McKennie-Kostic sugli esterni.

L’errore di Szczesny e la dormita sul secondo gol: primo tempo da vecchia Juve.
Il piglio dell’avvio di partita è stato tutto sommato sulla stessa lunghezza d’onda della Juventus vista contro la Lazio: intensa, vogliosa di indirizzare sin da subito la partita. Poi però al 12° arriva lo shock che rompe l’equilibrio dell’incontro e della Vecchia Signora: conclusione da fuori area velenosa di Laurienté, Szczesny va per rinviare coi pugni ma il pallone gli scivola sotto le gambe per poi terminare in rete. Errore gigantesco nel numero 1 rincuorato nell’immediato da tutti i compagni di squadra. Che provano a mettersi all’opera per recuperare il parziale e ci riescono dieci minuti più tardi con un traversone di Chiesa spinto alle spalle di Cragno da Viña. Quando sembra tutto direzionato verso un pari all’intervallo i bianconeri si addormentano sulla progressione di Henrique, lasciano libero di calciare Berardi che infila il raddoppio alle spalle di Szczesny.

Chiesa riacciuffa ma Szczesny sbaglia ancora e poi Gatti timbra il crollo.
Chiuso un primo tempo da zero tiri in porta, Madama rientra in campo con due novità (Fagioli e Iling-Junior)e col desiderio di rimettersi rapidamente in parità. Il desiderio si scontra però col rettangolo verde che il Sassuolo tiene quasi alla perfezione mettendo in crisi i tentativi di recupero palla dei bianconeri. Allegri toglie Vlahovic per una scossa e arriva a un passo da togliere dal campo anche Chiesa: il numero 7 però fa cambiare idea all’ultimo istante al proprio allenatore spedendo alle spalle di Cragno il suo quarto gol stagionale. Tutto sembra pronto per il forcing finale a caccia dei tre punti degli ospiti ma Szczesny legge nuovamente male una conclusione di Laurienté respingendo la sfera in zona centrale e regalando a Pinamonti il gol del nuovo vantaggio neroverdi. A chiudere un pomeriggio da dimenticare ci pensa Gatti autore di un clamoroso autogol che certifica il risultato di 4-2 e uno step di crescita bucato dai bianconeri.