Busio e i suoi maestri: "Zanetti sapeva se essere duro o meno, Vanoli perfetto per me"
Gianluca Busio è alla seconda stagione di Serie A con il Venezia e rispetto alla prima è maturato e cresciuto, forgiato da altri anni di Serie B. Nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha spiegato anche che cosa pensa del suo nuovo ruolo, il trequartista: "Mi piace molto, iniziai proprio da trequartista con una forte propensione all'attacco. Ora magari giocherò un po’ più avanti, ma non perderò l’approccio della mezzala. Credo che in ogni ruolo alla fine metti la tua personalità. Il nostro centrocampo è forte, cercheremo di aiutarci tutti".
Busio ha avuto due maestri niente male come Zanetti e Vanoli: "Con entrambi sentivi crescere la fiducia. Sapevano bene ciò che volevano e non avevano paura che qualcuno fosse troppo giovane. Io avevo coscienza di dover dare tutto, ma anche la libertà di mostrare il mio calcio. Entrambi mi hanno aiutato sul piano dell’intensità".
L'italo-statunitense spiega: "Con me Zanetti ha lavorato quando ero un teenager, sapeva se era il caso di essere duro oppure no. Quanto a Vanoli, il suo stile era perfetto per le qualità che aveva visto in me. Potevo provare e se andava male amen. Da centrocampista a tutto campo avevo la libertà di andare indietro a prendermi il pallone o di stare alto per fare un assist".