Mario Rui, da osteggiato a protagonista di un grande Napoli. Non senza qualche tensione

C'è stato un periodo in cui Mario Rui era sempre più lontano dal Napoli. Questo perché era finito nel tritacarne della critica, qualche volta anche sistematica e non sempre del tutto giusta. Una situazione che era figlia di qualche errore di troppo, ma anche un bersaglio comodo perché non fra i big, tutelati e difficilmente criticati da chi osserva. Nell'ultimo anno Mario Rui però si è scrollato di dosso tutta la sabbia, tutta la difficoltà di essere un giocatore del Napoli ed è diventato sempre più centrale nel progetto. Con Di Lorenzo forma un'ottima coppia di crossatori, ma anche di difensori, bravi sia a scivolare verso il centro che attaccare la profondità quando serve.
Cresciuto in settori giovanili importanti come lo Sporting, il Valencia e il Benfica, Mario Rui arriva in Italia grazie al Parma, che lo acquista nell'estate del 2011. Non ci giocherà mai, perché andrà prima al Gubbio, in prestito, dove fa discretamente. Poi allo Spezia. Nell'estate del 2013 è l'Empoli a crederci, acquistandolo in compartecipazione proprio dai ducali: buono il primo anno in Serie B, ottimi gli altri in Serie A, dove colleziona 70 presenze in due stagioni e guadagna un'offerta da parte della Roma. In giallorosso invece, anche a causa di un infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro, raccoglie solamente nove partite in tutte le competizioni.
Così l'estate successiva, con Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli, cambia di nuovo maglia. Odi et amo, come spiegava Catullo qualche millennio fa, perché il rapporto con la piazza è disordinato e gode di alti e bassi. Fino a quest'anno, dove tutto è cambiato, anche grazie all'arrivo del terzo scudetto ai piedi del Vesuvio. Oggi Mario Rui compie 32 anni.

