Il calcio ha bisogno di nuovi supereroi… I tre del Real Madrid bastano?
Ogni era calcistica ha avuto (almeno) un fenomeno che è stato capace di elevarsi sopra a tutti gli altri… Da Pelè a Maradona, passando per Best, Platini, Van Basten, Ronaldo (il Fenomeno) e tantissimi altri. Negli ultimi 15 anni ci siamo goduti l’eterna rivalità tra Messi e Cristiano Ronaldo, due “marziani” del pallone, ognuno a modo proprio. La loro eredità è di quelle che pesano. In tanti stanno provando a raccoglierla. In particolare, tre assi in forza al Real Madrid, ovvero Vinicius Jr., Bellingham e l’ultimo arrivato Mbappé. Onestamente, tre top player di cotanta qualità nella stessa squadra sono quasi illegali. Non è un caso che la squadra di Ancelotti sia indicata come la favorita per vincere qualsiasi competizione nella stagione che è appena iniziata. In un calcio sempre più livellato, con la componente fisica che incide moltissimo, tanto quanto la rigidità tattica, trovare gente che riesce, con la propria tecnica, a fare la differenza in campo è merce sempre più rara. In tanti credono che non ci sia più spazio per la fantasia e che, soprattutto, nel futuro, le possibilità di assistere alla nascita di un nuovo Maradona o di un nuovo Messi siano prossime allo zero… A mio personale avviso, ancor più improbabile se si sogna un nuovo Diego…
Il talento è argomento spinoso e non di facile decifrabilità da sempre. Sicuramente, nel calcio d’oggi, avere un talento spettacolare non basta per essere dei campionissimi.
Sono necessarie tante altre doti e non è detto che un “calciatore di pura fantasia” le possa acquisire o avere naturalmente. Si continua a sbandierare il concetto di “calciatore moderno”, quindi capace di fare tutto in campo, con fisico imponente e senso tattico sviluppato ma, in cuor nostro, amiamo quei giocatori imprevedibili in grado di esaltarci con una giocata di classe “fuori dagli schemi”. Si insegna, soprattutto in Italia, il concetto di tattica sin dalle categorie pulcini ma non si dà libero sfogo alla fantasia. Si invita il ragazzino a “fare la linea” ma non “a fare ciò che l’istinto gli suggerisce”… Chi salta l’uomo (si pensi a Nico Williams o a Jamal, tanto per restare agli ultimi Europei) è una rarità che vale oro. Insomma, il fuoriclasse, per come lo intendo io (calciofilo con 50 primavere sulle spalle) è in via d’estinzione. Tuttavia, ritengo che il futuro, soprattutto a livello calcistico, sia imprevedibile. Magari i tre assi del Real Madrid non entreranno nell’Olimpo del calcio e non si siederanno mai al tavolo di Maradona, Pelé e Messi (i miei personalissimi migliori tre giocatori della storia del calcio) ma, sicuramente, ci faranno divertire molto.
Io spero, con tutto il cuore, che sboccino talenti in grado di far saltare il sistema. Non mi vedo a rimpiangere gente come Roby Baggio o Del Piero per gli anni a venire… Il calcio è cambiato ma una giocata di classe resta il massimo per un appassionato vero del buon caro vecchio pallone… Senza star, tutto sarebbe molto più noioso. Abbiamo bisogno di nuovi supereroi.