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È troppo ardito paragonare Lautaro Martinez a Crespo e Batistuta?

È troppo ardito paragonare Lautaro Martinez a Crespo e Batistuta?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 febbraio 2024, 17:36Il corsivo
di Andrea Losapio

Centouno gol in Serie A in sei stagioni, con una media di 21 nelle ultime due (e mezzo). I numeri di Lautaro Martinez non mentono, è probabilmente l'attaccante argentino più forte degli ultimi anni. Meglio di Tevez per continuità - d'altronde lui rimase solamente due anni alla Juventus, segnando comunque 39 gol, un'enormità - sulla falsariga di Icardi che, però, è stato eleggibile solamente per cinque stagioni e mezzo con la maglia nerazzurra. Proprio Lautaro ha preso il posto di Maurito che era più bomber e meno uomo simbolo e spogliatoio. Dopo l'addio di Skriniar, a parametro zero, e quello di Handanovic, capitano dopo l'addio dello stesso Icardi, ora ha le chiavi della squadra in mano. Certo, c'è la questione rinnovo sul tavolo e non è così semplice, ma la sensazione è che in qualche modo ci sarà la possibilità di vederlo ancora in nerazzurro.

Ora però bisogna capire se è possibile scomodare la storia del gioco. Cioè Gabriel Omar Batistuta e Hernan Crespo, i due grandi argentini degli anni novanta, quando la Serie A dominava su chiunque. Probabilmente non è troppo ardito. Qualora dovesse rimanere all'Inter sarà quasi certamente accomunato a questi due grandissimi nomi. Lautaro ha trovato la perfezione all'Inter, ha già vinto un Mondiale, una Copa America, forse gli manca la grande affermazione in scala europea, ma non è detto che non arrivi nei prossimi anni.

Insomma, Lautaro può essere un campione generazionale per la Serie A. Quello che, appunto, sono stati Batistuta e Crespo. O Ronaldo, Shevchenko, Ibrahimovic.

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