Tudor fa le carte a Croazia-Italia: "Gara difficile, Modric e Chiesa gli uomini chiave"
Croazia e Italia arrivano all'ultima partita del girone con i seguenti stati d'animo: gli slavi devono vincere per passare il turno, mentre agli azzurri basta il pareggio. Una sfida che si annuncia dunque tesa e aperta a qualsiasi risultato. Di tale match ha parlato Igor Tudor, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Che gara sarà Croazia-Italia?
"Prima di tutto spero che vinca la Croazia. Espressa la speranza del Tudor tifoso, da allenatore penso che sarà un incontro molto difficile perché noi dobbiamo
vincere, mentre l'Italia ha due risultati a favore su tre. Un vantaggio non da poco...".
Cosa pensa di Spalletti?
"È uno dei migliori allenatori al mondo e a livello tattico è bravissimo a preparare le partite. Sento sempre dire che per esprimere un certo tipo di calcio siano necessari mesi o addirittura anni di lavoro. Sono tutte palle! E la dimostrazione è proprio Spalletti: alla guida della Nazionale in pochi mesi ha dato un determinato gioco e una mentalità vincente alla squadra. Prima aveva fatto un miracolo con lo scudetto conquistato a Napoli. Gli allenatori forti in poco tempo incidono. Antonio Conte è un altro esempio".
Quali possono essere i protagonisti stasera?
"Chiesa è un giocatore “diverso”: uno che ha strappo, che quando ha spazio sa sempre pericoloso. Nella Croazia dico Modric e spero in un suo gol".