Siamo alla fine: ecco le questioni ancora aperte. C’è da sognare
Un mercato così intenso per gli ultimi giorni faccio fatica a ricordarmelo. Napoli, Juventus, Roma, Milan, Lazio, Fiorentina, Bologna ancora in corsa (a volte affannata) alla ricerca di colpi inseguiti un estate intera. Con l’unica grande che resta a guardare (l’Inter) e chissà forse anche l’Atalanta (a meno che non esca fuori qualche opportunità). E questo se vogliamo parlare solo delle grandi.
Andiamo per ordine.
Roma e Milan incrociano il proprio destino in maniera doppia. Da una parte cercano un’intesa per perfezionare lo scambio fra Salemakers (più soldi) per Abraham. E qui il problema principale, al di là dell’entità del conguaglio da appoggiare al belga, è l’ingaggio dell’attaccante giallorosso che il Milan vorrebbe fosse più basso. Ma si lavora, ormai ad oltranza. E poi c’è un duello tutto italiano su Manu Koné, del Borussia Moenchengladbach. Entrambe le società hanno presentato un’offerta da 15 milioni di euro (che a prescindere non basta) ma entrambe, prima di poter affondare, avrebbero bisogno di vendere. Il Milan Bennacer, stregato dall’Arabia (sono tre giorni che non si vede a Milanello, ufficialmente per febbre), per il quale però non è ancora arrivata l’offerta giusta, la Roma proprio Abraham che sta vendendo al Milan. E quindi c’è l’incrocio nell’incrocio. Fondamentalmente chi vende prima ha un vantaggio su Manu Koné. E anche qualche ora può fare la differenza.
E’ da monitorare attentamente anche il rush finale del Napoli. E ancora una volta tutto ruota intorno ad Osimhen. La società ha avuto la forza di andare a chiudere due elementi fondamentali per la costruzione della squadra di Conte: Lukaku e McTominay. Anche accollandosi il rischio che Osimhen non parta e che quindi le casse del club siano gravate da queste spese. Ma ha deciso di rendersi autonoma nelle scelte, rispetto alle strategie di mercato condivise qualche mese fa. Ora il mercato - diverso rispetto a quello a cui si faceva riferimento al momento del rinnovo del nigeriano - presenta due tipi di soluzioni per Osi: una a Londra, al Chelsea e l’altra in Arabia, all’Al Ahli. L’offerta inglese però non è soddisfacente, sia per il Napoli che per Osimhen. E quindi è destinata a rimanere nel cassetto.
Quella dell’Al Ahli potrebbe esserlo. Si dovrà trattare ma potrebbe essere interessante. Di sicuro, rispetto a qualche giorno fa, l’apertura ad ascoltare la proposta c’è. Se sarà un sì o un no, lo scopriremo solo nei prossimi giorni, ovviamente. Anche dopo la chiusura del calciomercato in Europa, con la consapevolezza (e la pressione) che se Osimhen dovesse dire di no, a quanto pare, sarebbe fuori comunque dal progetto Napoli. Il Napoli poi dovrà cercare di capire (se arrivano i soldi della cessione) se poter prendere anche Gilmour (ma non dipende solo da lui, visto che O’Reily si è fatto male e quindi il Brighton non avrebbe il sostituto) e anche un esterno destro: già fatta offerta per Ebimbe.
Anche la Juventus - che ha piazzato una strepitosa tripletta in questo fine di mercato - non ha finito. Proverà fino all’ultimo per Sancho, dal Manchester United. L’offerta è per un prestito secco (anche per facilitare l’operazione) con una parte dello stipendio che però deve essere necessariamente pagata dagli inglesi. L’offerta (da 6 milioni più bonus) potrebbe essere migliorata in caso di partenza di Arthur (Paok) e Kostic (Southampton), che dopo la partenza di Chiesa per Liverpool, sono gli unici due esuberi ancora in carico alla Juventus.
Anche la Fiorentina è molto attiva. Intanto Amrabat, seppur convocato per il ritorno dei playoff di Conference, potrebbe partire. Il Fenerbahce (molto avanti rispetto all’Atletico Madrid, che si è inserito in corsa) sta lavorando per portare la sua offerta a 15 milioni di euro. Se dovesse partire l’obiettivo propritario è Martin Baturina della Dinamo Zagabria (che si è qualificata alla Champions): proposti 14 milioni più bonus, che al momento non bastano. E mentre arriva Moreno dal Belgrano per la difesa, si è alla ricerca anche di un altro difensore.
Come il Bologna, che dopo la partenza di Calafiori, ha imboccato tante strade senza mai trovare quella perfetta. Potrebbe essere Casale della Lazio? Le due società ne stanno parlando, tanto che alla Lazio si parla di Lindeloff (Manchester United anche lui) e di Gigot (del Marsiglia). E sempre alla Lazio si continua a lavorare per ammorbidire la posizione del Napoli su Folorunsho. E a Bologna, ovviamente, c’è anche una pista alternativa: Vitik dello Sparta Praga.
Poi ancora l’Udinese che potrebbe lasciar partire Perez (verso Porto) e prendere Van Breemen, il Cagliari che vuole chiudere Gaetano, il Genoa che tratta con lo svincolato Alzate, il Verona che è tentato da Diomandé del Lione, il Parma che deve scegliere un centrocampista fra Niasse (Young Boys) e Lopy (Almeria), oppure ancora il Como che pensa alla difesa con Hajdari (Lugano) o Marmol (Las Palmas) e all’attacco con Birligea del Cluj.
E poi ci saranno le opportunità, quelle che verranno fuori nelle prossime 48 ore.
Intense, mai così vive.