Lite in Nazionale, Son chiede perdono per Lee: "Commettiamo tutti degli errori"
Heung-min Son rompe il silenzio e parla di quello che è successo nel ritiro della Nazionale sudcoreana alla vigilia della semifinale di Coppa d'Asia persa contro la Giordania. Il giocatore del Tottenham aveva rimproverato alcuni compagni di squadra che avevano lasciato la sala pranzo per giocare a ping-pong, e ha avuto un acceso diverbio con loro, sfociato in una colluttazione. In un post pubblicato sui social, Son si è scusato e ha chiesto comprensione nei confronti di Lee Kang-in, l'attaccante del Paris Saint-Germain bersagliato dalle critiche per questo episodio.
"Ciao, sono Son Heung-min. Oggi vi parlerò di una cosa un po' pesante e difficile. Kang-in ha riflettuto sinceramente sulle sue azioni e ha offerto scuse sincere a tutti i giocatori della nazionale, me compreso. Quando ero giovane, ho commesso molti errori e ho mostrato un cattivo comportamento, ma penso di essere riuscito ad arrivare dove sono oggi grazie ai buoni consigli e agli insegnamenti dei miei compagni più esperti", spiega Son.
"Per evitare che Kangin faccia di nuovo cose così sbagliate, tutti i giocatori, a partire da me che sono il capitano, presteranno particolare attenzione a Kang-in, in modo che possa crescere e diventare una persona e un giocatore migliore.
Nemmeno io penso di aver fatto un buon lavoro. Credevo di fare una cosa giusta, perché è uno dei doveri del capitano fare cose del genere per il bene della squadra, quindi anche se dovessi affrontare nuovamente la stessa situazione, agirei per il bene della squadra. Tuttavia, mi impegnerò a guidare i compagni in modo più saggio in futuro.
Kang-in sta attraversando un momento molto difficile dopo quell'incidente. Per favore, perdonatelo. La squadra non è divisa e non è per questo che abbiamo perso. Ci scusiamo sinceramente per aver causato tanto trambusto nonostante l’amore che riceviamo dal calcio, e lavoreremo di più per aiutare la nostra nazionale coreana a diventare una squadra che possa crescere ulteriormente in futuro. Ancora una volta, in qualità di capitano della nazionale coreana, mi scuso sinceramente".