Daniele Fortunato: “Juric giochi di rimessa contro la Dea"
Daniele Fortunato è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Fortunato ha militato nel Torino dal 1992 al ’94, vincendo la Coppa Italia del 1993, e nella stagione 1999-2000 in precedenza nell’Atalanta dal 1987 all’89 e poi in seguito dal 1994 al ‘97. Appesi gli scarpini al chiodo, ha ricoperto per la società granata il ruolo di osservatore e attualmente è un allenatore che collabora con Lionello Manfredonia nella scuola di perfezionamento della tecnica per ragazzi “Il Vero Calcio” a Vicenza presso il campo Pedezzi di via Saviabona 6. Con Fortunato si è parlato del Torino che nel posticipo della 14ª giornata, domani sera, affronterà l’Atalanta.
Torino-Atalanta, anche alla luce di quello che hanno fatto finora le due squadre, come se l’immagina?
“Il Torino in questo momento non dico che sia in difficoltà, ho visto le partite e anche con il Bologna non ha fatto male a parte qualche incertezza di qualche singolo giocatore ed è sempre una squadra compatta e difficile da battere, ma è chiaro che fa un po’ fatica a fare risultato e a segnare. Magari il Toro ha perso un po’ di fiducia. L’Atalanta disputando anche l’Europa League e in generale giocando le coppe europee ormai con costanza negli ultimi anni ha l’entusiasmo alle stelle. Per cui domani sera mi aspetto due squadre che facciano una partita di livello senza fare tattica giocando una partita più difensiva. L’Atalanta attaccherà perché vorrà vincere la gara e il Torino dovrà sfruttare le occasioni che gli verranno lasciate”.
Le difficoltà del Torino sono nella fase offensiva, solo 10 gol finora, mentre invece l’Atalanta segna con più che discreta facilità, con 21 reti ha il 4° attacco della Serie A con il Milan.
“E’ vero il Torino ha segnato poco e peggio hanno fatto solo Udinese, Verona e Empoli, le ultime due con la Salernitana, che finora anche lei ha fatto solo 10 gol, sono tutte squadre che lottano per non retrocedere. La forza del Torino è che ha una difesa abbastanza solida altrimenti non sarebbe a metà classifica segnando così poco, anche se il problema di base è che se subisce gol perde la partita poiché non riesce quasi mai a rimontare quando va in svantaggio. E’ accaduto anche a Bologna dove non ha giocato male, a parte l’errore del portiere Gemello. Credo che debba portare più uomini nell’area avversaria perché anche quando attacca sono sempre in pochi a seguire l’azione, all’opposto dell’Atalanta che quando attacca ha parecchi giocatori in area di rigore e quindi risulta parecchio offensiva e riesce anche a subire pochi gol, a differenza degli anni scorsi che segnava tanto, ma allo stesso tempo incassava molte reti in questo campionato ha preso meno gol del Torino in queste tredici partite, 13 a 16. Il Torino è una squadra compatta e si fa fatica a giocargli contro, però quando si ha questa eccessiva difficoltà a fare gol e quando si passa in svantaggio non si riesce rimontare e questo problema lo si ha da inizio stagione la questione riguarda magari la rosa, l’intera squadra e gli attaccanti che non riescono a venire fuori da questa situazione. Comunque gli attaccanti magari non segnano per dieci giornate, però poi quando si sbloccano vanno avanti a fare gol”.
Vlasic, Ilic, Radonjic anche se con lui il discorso si fa delicato, Tameze, se non c’è bisogno di dirottarlo in difesa a sopperire a qualche assenza, e persino Karamoh e Seck sono tutti giocatori che in teoria possono fare l’ultimo passaggio e pure segnare, però finora quest’apporto c’è stato solo a sprazzi e anche poco.
“E’ proprio così e quando si hanno attaccanti che attraversano un periodo negativo l’importante è non subire gol. I 16 punti del Torino a mio parere sono proprio merito di una buona fase difensiva in generale della squadra perché se il Torino avesse preso qualche gol in più adesso starebbe lottando per non retrocedere. Non si è lontanissimi dagli ultimi tre posti, ma qui sei punti in più permettono di essere nella parte centrale della classifica. I 16 punti sono meritati perché il Torino è una squadra tosta e fa la fase difensiva bene. Non mi piace guardare la classifica perché con 16 punti si è a cinque dalla Conference League e a sei dalla zona retrocessione: bastano due giornate storte o due buone per cambiate totalmente la classifica. Certo è che al Torino mancano i gol”.
A proposito di difensori, questa può essere la partita di Buongiorno visto che in estate l’Atalanta ha fatto di tutto per portarlo via dal Torino?
“Quando si gioca in Nazionale automaticamente di diventa più “vecchi” perché praticamente acquisisci tanta esperienza. Io sono cresciuto più nelle 25 partite di coppa che ho giocato che nelle 210 in Serie A. Le partite che si disputano all’estero, e figuriamoci quelle in Nazionale. Buongiorno è un giovane, ma in ogni partita che fa in Nazionale diventa più “vecchio” in senso positivo perché acquisisce esperienza, equilibrio e più tutto per cui non ha bisogno di dimostrarlo con l’Atalanta perché ormai è un giocatore acquisito. Certo più gioca più avrà esperienza, però in ogni partita in Nazionale si assume tanta positività livello tecnico, caratteriale e di motivazioni. E’ bellissimo giocare all’estero e ti fa crescere e Buongiorno ha dimostrato quanto questo vale per un giovane. Io ho giocato contro i Vialli, i Giannini, i Mancini quando avevano 21 anni, quell’Under 21 è stata una delle più forti della storia infatti quei ragazzi sono tutti diventati dei campioni, e quando giocavano sembravano che lo facessero da anni e anche Buongiorno mi dà questa sensazione”.
Qual è la chiave tattica di Torino-Atalanta visto che Juric e Gasperini si conoscono molto bene?
“Entrambi hanno allenato il Genoa e il Crotone e Juric è stato giocatore di Gasperini così come Modesto che adesso è stato voluto da Gasperini come allenatore dell’Under 23. Torino e Atalanta sono due squadre diverse: i bergamasci sono molto offensivi e propositivi, mentre i granata non voglio dire che siano più equilibrati, perché altrimenti sembrerebbe che l’Atalanta non lo sia, però la squadra di Gasperini ha delle possibilità tecniche migliori per cui l’attenzione alla fase difensiva del Torino dovrà essere altissima. Non credo che il Torino farà la partita con l’Atalanta per le caratteristiche dei suoi giocatori, per come è impostata la squadra e per le difficoltà che può avere a scoprirsi. Si è visto anche giovedì con lo Sporting Lisbona che se ci si scope l’Atalanta è subito pronta a fare male all’avversario. Non dico che il Torino debba fare catenaccio, ma avere una buona fase difensiva è primario domani sera”.
Un pronostico è possibile farlo?
“Mah, io vedo l’Atalanta favorita. Non voglio dirlo e non spero che perda uno o l’altra. Magari il Torino si aspetta un Atalanta non al 100% visto che ha giocato giovedì in Europa League e magari perde qualche cosina a livello d’intensità, che è una delle sue caratteristiche migliori. Se la squadra di Gasperini non avrà la solita intensità magari la partita può diventare più giocabile, ma con questo non sto dicendo che il Torino sia inferiore, però l’Atalanta in questi anni ha acquisito forza e continuità di risultati disputando campionato decisamente diversi da quelli del Torino. Per questo dico che l’Atalanta è favorita, anche perché giocarci contro in casa non è facile. Se si va a Bergamo e in qualche modo si aspetta ciò che lascia l’Atalanta e lo si è visto anche con il Napoli. Mentre il Torino per me non può fare la partita perché non ha le caratteristiche e quindi deve fare, come ho detto, una buona fase difensiva. Se dovessi scommettere un centesimo sulla vittoria lo punterei sull’Atalanta per quello che sono oggi le due squadre”.